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Thursday, 28 October 2010

S' ÉVANOUIR POUR CUPIDON

John Galliano è uno degli amatissimi pupilli di Le Roi Coquette.
In alcune collezioni della Haute Couture di Christian Dior, Galliano è riuscito a catturare e a decodificare per noi, una visione delineata dell’infinito sibillino.
Il suo approccio alla Moda, rigoroso per coerenza creativa ed incontenibile per comunicazione dell’immagine, è portatore di coinvolgimenti emotivi disarmanti.
Assistere alla visione delle sue creazioni è molto più che osservare un abito, significa avere il privilegio di condividere visioni di tele romantiche in movimento.
Il Romanticismo, quale corrente artistica che oltrepassa i limiti della ragione a vantaggio di una netta tensione verso l’assoluto, sembra la culla naturale dell’estetica di Galliano, artista affamato di incertezze, trasgressioni e vanità.
I suoi racconti visivi parlano di universi metafisici caldi ed appassionati, rifugio sicuro di mani irrequiete e menti serafiche.















Galliano ha un approccio alla Moda che prescinde dal gusto e dalle tendenze; il suo, è un linguaggio comunicativo che tende al Divino suggestionando l’Umano.
Con le sue infinite meraviglie, questo Cupido delle forme e dei colori, corteggia la nostra anima, masturbando il nostro sentire.
Ed allora non c’è scampo, sopraggiunge l’abbandono.
E l’abbandono non può che essere totale e disarmato di fronte alla presa possente della sua bellezza incantatrice.
Nessuno è immune, nessuno è salvo: con la sublime arte della sua conquista, la battaglia è persa in partenza.

John Galliano is one of the most beloved pupils of Le Roi Coquette. 
In some collections of Christian Dior Haute Couture, Galliano has managed to capture and decode for us, an outlined vision of the cryptic infinite.
His approach to Fashion, rigorous for the consistency of creativity and irrepressible for the communication of the image, leads to disarming emotional involvement. 
Attending to the vision of his creations is more than a look at dress, it means having the privilege of being in front of visions of romantic paintings in motion.
Romanticism, which artistic movement that goes beyond the bounds of reason in favor of a clear tendency towards the absolute, seems to be the natural cradle of aesthetics of Galliano, artist hungry for uncertainties, transgression and vanity. 
His visual stories speak of metaphysical universes hot and passionate, as safe heaven for restless hands and seraphic minds.
Galliano's approach to Fashion is independent from taste and trends, his communicative language  tends to the Divine, influencing the Human.
With his endless wonders, this Cupid of shapes and colors courts our soul, masturbating our feelings. 
And then, there is no escape, the abandonment occurs. 
And the abandonment can just be total and disarmed because of the mighty power of his bewitching beauty. 
No one is immune, no one is safe: because of the sublime art of his conquest, the battle is lost from the start.

Tuesday, 26 October 2010

L' UNIVERS DANS LA POCHETTE

Nel guardaroba delle donne incolte risiede la peggiore delle cadute di stile, un elemento apatico, lurido ed importabile: la borsa capiente che si indossa “pour toujours”.
Care Signore, la borsa non è un prosieguo naturale del vostro disordine domestico e non è neppure una dispensa di emergenza a cui attingere in caso di minacce atomiche rilevanti.
La borsa è un ACCESSORIO da passeggio ed in quanto tale si differenzia dalle bisacce cosmiche con cui amate tanto accompagnarvi.
La borsa è l’elemento primo di presentazione del vostro io cosciente, è una chiave preziosa che vi permette di accedere alle virtù dell’eleganza e del buon gusto.


Perché perseguite nell’ostinata volontà di volere delle borse capienti, oscene e dall’utilizzo confortevole?
Dove dovete andarci?
E soprattutto cosa diavolo dovete metterci dentro?
Credete davvero che l’acquisto di questo grazioso accessorio debba essere commisurato all’utilizzo scandalosamente
multi-tasking che ne fate?
La borsa non è fatta per contenere il vostro tutto, ma per riempire il vostro niente.
Dunque, riflettete.
Una donna sicura, centrata e consapevole, non ha bisogno di portarsi dietro la sua casa quando esce.
Una donna presente a se stessa ed alle sante regole del bon-ton, sa perfettamente che la borsa è una creatura viva, preziosa e talentuosa e come tale merita un trattamento di assoluto rispetto e devozione.
La vostra borsa è la più ferrata delle P.R., è lei che vi presenta in società, è lei che ad un evento si occupa di voi e della vostra immagine.
Quando acquistate un prodotto, non pensate mai all’utilizzo pratico che potreste farne ma, al contrario, concentratevi sullo splendore esterno che potrebbe regalarvi.
La Moda non è comoda, non è adattabile e soprattutto non produce mai prodotti che vadano bene per ogni occasione.
Ogni evento ha la sua storia, ogni storia ha la sua borsa ed ogni borsa ha la sua anima.
Comprendete, incamerate ed indossate.
Amen.

In the wardrobe of the uneducated women lies the worst of the falls in style, 
an apathetic, dirty and unwearable element: the large bag that you can wear "pour toujour". 
Dear Ladies, the bag is not a natural continuation of your domestic mess and is not even an emergency larder to draw upon in the event of major nuclear threats. 
The bag is an ACCESSORY to take out for a walk and, for this reason, it's so different from the cosmic panniers that you love so much to go around with. 
The bag is the first element of the presentation of your conscious ego, it's a precious key that gives you access to the virtues of elegance and good taste. 
Why do you prosecute with the desire of wanting large, obscene and comfortable bags?
Where do you have to go with? 
And most importantly, what the hell do you have to put in it? 
Do you really believe that the purchase of this lovely accessory must be commensurate with scandalously and multi-tasking use that you do of it?
The bag is not made to hold your everything, but to fill your nothing. 
Well, think again. 
A woman who is confident, focused and aware, does not need to carry around her house in the bag when she comes out. 
A woman present to herself and to the holy rules of the bon-ton, perfectly knows that the bag is a living, precious and talented creature and, for this reason, deserves a treatment of absolute respect and devotion.
Your bag is the most valued PR, is your bag that introduces you in society, and that in an event takes care of you and your image. 
When you buy a product, do not ever think that you could make practical use with it but, instead, focus on external beauty that it could give you. 
Fashion is not easy, is not particularly adaptable and never creates products that fit for every occasion.
Each event has its own story, each story has its own bag and each bag has its own soul. 
Understand, absorb and wear. 
Amen.

Sunday, 24 October 2010

LE CHOIX DU ROI - PARIS S/S 2011

E’ tempo di grazia, stile ed eccentricità sulle passerelle della Primavera/Estate 2011 di Parigi.
Moltissimi i designers meritevoli di menzione da parte di Le Roi Coquette.
Fonte primaria di ispirazioni, passioni ed oltraggi, Parigi si riconferma capitale mondiale di moda e tendenze.
Chiassosa, cerimoniosa e folle, ma al contempo sognante, ariosa e delicata, questa P/E 2011 profuma di eccellenza, cura dei dettagli ed inesauribile creatività.
Sorprendenti alcuni, romantici altri, i creativi in esame hanno svolto egregiamente il loro lavoro, regalando una visione unica di lusso, diletto e vanità.
Le Roi Coquette sorride, apprezza ed applaude.
Perché è così che deve essere.
La Moda è lo splendore dell’irreale che si contrappone allo squallore del banale.
E la Passerella è la dimensione estetica in cui il perfetto trova ragione d’essere solo nella sconfinata ambizione dell’imperfetto e dell’incompiuto.
Non c’è bisogno di mentire, alterare o camuffare il nefasto destino degli eventi, basta chiudere gli occhi e lasciarsi ispirare.
Solo così, in una società all’insegna della saccenza, ci sarà sempre un piccolo posto riservato alla sapienza.

It's time of grace, style and eccentricity on the catwalks of the Spring/Summer 2011 in Paris.
Many designers are worthy of mention by Le Roi Coquette.
Primary source of inspiration, passion and outrage, Paris confirms itself the world capital of fashion and trends. 
Noisy, ceremonious and crazy but, at the same time, dreamy, airy and delicate, this P/E 2011 smells of excellence, attention to detail and inexhaustible creativity.
Somebody surprising, somebody romantic, the Creatives have done their job admirably, offering a unique vision of luxury, pleasure and vanity. 
Le Roi Coquette smiles, appreciates and applauds. 
Because that's how it should be. 
Fashion is the splendor of the unreal which is opposed to the squalor of the banal.
And the catwalk is the aesthetic dimension in which perfection exists just because of the unbounded ambition of the imperfection. 
There is no need to lie, distort or disguise the disastrous fate of the events, 
just close your eyes and be inspired. 
Only then, in a society characterized by all-knowing, there will always be a small place for the wisdom.

CHANEL
CHANEL
GIAMBATTISTA VALLI
GIAMBATTISTA VALLI
DRIES VAN NOTEN
NINA RICCI

BALENCIAGA

YVES SAINT LAURENT





MIU MIU
SONIA RYKIEL
VIVIENNE WESTWOOD
JOHN GALLIANO
LOUIS VUITTON
ALEXANDER MCQUEEN
GIVENCHY
HAIDER HACKERMANN
LANVIN
LANVIN
RICK OWENS
ZAC POSEN

Saturday, 23 October 2010

LE CHOIX DU ROI - MILAN S/S 2011

Le Roi Coquette teme le sorti di avanguardie e novità creative.
E le proposte della Primavera/Estate 2011 di Milano non distraggono Le Roi dagli infiniti turbamenti.
Tutto, come sempre, molto più “addicted” della vendita che della creazione in sè.
Quasi niente appare degno di particolare nota.
Parola chiave: commerciabilità.
Mie divine, non è un bell’abito portabile ad infiammare i vostri midolli fashionisti.
Voi sapete che una stoffa ben tagliata non basta a definire quello che siete e ciò che volete.
C’è bisogno di dare stimoli per guadagnare i vostri soldi.
Rispolverare i soliti “must-have” della stagione non è sufficiente.
La Moda è la prima chiave d’accesso del criptico infinito estetico.
Ma dov’è il criptico sulla passerella di Milano?
Mah.
Giusto un accenno di buon senso da parte di alcuni designers ma, in generale, non aspettatevi ovazioni da parte di Le Roi.
Non ve le meritate.
Un Le Roi Coquette lievemente sofferto, vi propone di seguito le sue scelte della stagione.

Le Roi Coquette is worried about the fate of avant-garde and creative innovations.
And the proposals of the Milan Spring/Summer 2011, doesn't distract Le Roi from the endless fears.
Everything, as always, much more "addicted" to the sale than to the creation.
Almost nothing is worthy of particular note.
Keyword: marketability.
My divine ladies, is not a pretty portable dress that inflames your spinal fashionistas. 
You know that a well-cut dress is not enough to define who you are and what you want.
They need to give you more incentives to earn your money.
Dust off the usual "must-have" pieces of the season is not enough.
Fashion is the first key to access the infinite cryptic of appearance.
But where is the cryptic note on the catwalk in Milan?
Mah.
Just a hint of good sense by some designers, but do not expect applause by  
Le Roi. 
You don't deserve it. 
A little sad Le Roi Coquette presents to you the following choices of the season.

ANTONIO MARRAS
GABRIELE COLANGELO
N 21 ALESSANDRO DELL'ACQUA
DOLCE & GABBANA
DOLCE & GABBANA
FRANCESCO SCOGNAMIGLIO
FRANCESCO SCOGNAMIGLIO
FRANCESCO SCOGNAMIGLIO
GAETANO NAVARRA
GAETANO NAVARRA
GUCCI
GUCCI
GUCCI
JIL SANDER
JIL SANDER
JIL SANDER
JIL SANDER
MARNI
PRADA
PRADA